Tempo di scrutini e pagelle ... tempo inviso ad ogni insegnante - non per la mole di lavoro e di ore che richiede - ma per la difficile richiesta di classificare i bambini che ciò sottende.
Ecco questa è la sola pagella che sogno di compilare:
Guardo le facce dei miei bimbi presenti e ci vedo i volti di quelli passati. In particolare in questo periodo i visi dei ragazzi del '99 ... ecco loro li incontro anche spessissimo! Abitiamo tutti in un piccolo paese di campagna ... non è che ci siano tante vie di fuga quindi spesso ci "sbattiamo" addosso. Ma io li rivedo sempre a 6 anni: occhi vispi, occhi preoccupati, occhi ansiosi, occhi ingenui, occhi incoscienti, occhi felici, occhi furbi, ... . Oggi sono giovani uomini e giovani donne: qualcuno si è riempito le braccia di tatuaggi, qualcuno lavora nell'azienda di famiglia, qualcuno con la testa da ingegnere ha scelto di dedicarsi alla cucina e realizza splendide torte ("mae' lo sai che non ho mai avuto voglia di studiare!"), qualcuno lo incontro al bar e mi sfila una sigaretta (cavolo non dovrei dargliela ma ...), qualcuno mi ha scritto dopo la maturità per dirmi grazie e raccontarmi cosa ha deciso di fare, qualcuno ogni volta che mi vede non mi lascia neppure il tempo di un abbraccio che già inizia a confessarsi (partendo naturalmente dagli ultimi voti e finendo con le pene amorose), qualcuno mi ha detto "mi sono iscritto ad ingegneria perché più ci pensavo e più mi tornava in mente che mi dicevi che era la strada giusta per me", qualcuno lo incontro in palestra e mi aiuta ad alzare i pesi ("vecchia - ?!?!?! a me? - parti invertite ora!!!"), qualcuno è entrato a medicina, qualcuno sogna di andarsene all'estero per avventure straordinarie ... tutta una vita davanti!
Il presente - così come il futuro - è vostro ragazzi! E questo futuro che si sta dispiegando davanti a voi non era scritto in pagella. Sì, quando è stato il momento le ho sempre compilate con la massima serietà, scrivendo ciò che dovevo anche quando non era tutto positivo. Ma ho sempre pensato che c'era di più, che i bambini sono di più! E guardo anche mio figlio che con il calcolo è una mezza frana (sì, avete letto bene !!!) e mi dico che è straordinario comunque.
Ecco è questo che vorrei dire a tutti, soprattutto ai genitori di oggi perché i bambini lo sanno già che è così! Sono i genitori che si fermano al numero ma i bambini no, i bambini lo sanno che un 8 conta come un 10. Lo sanno che l'importante è aver partecipato e non vinto, sanno che non è una gara, ma che quello che conta è lo spirito di gruppo e il nostro stare insieme quotidiano.
Chi mi conosce lo sa già, ma lo voglio ripetere qui sperando di essere d'aiuto a qualcuno: i bambini non sono numeri e non valgono numeri. Un 10 non significa che tu vali 10, ma che in quell'obiettivo hai raggiunto una competenza da 10. Si tratta solo di prestazioni.
La vita dei vostri figli sarà piena di numeri, ogni giorno ne siamo circondati e invasi: ma ricordiamoci che ogni bimbo è una persona e non un numero. Adele è timida e riservata, Alessandro brontolone, Matteo intrepido, Enrico coraggioso, Selene gentile, Sharina dolce ... ognuno di loro è unico e speciale con un carico d'amore, di vita vissuta e da vivere. Aiutiamoli a credere in loro stessi e cerchiamo di fornirgli solo ciò che serve: occhiali per vedere solo il necessario, braccia grandi e forti per abbracci stritolacuore, mani per costruire e aiutare, cervello fino per discriminare il bene dal male.
Ecco questa è la sola pagella che sogno di compilare:
capacità di spiccare il volo: 10 con lode!
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