Bilanci alla fine di un anno pazzesco!


Finalmente al traguardo ... ed è già tempo di bilanci!
Voglio condividere alcune riflessioni che ho fatto guardando la bella immagine qui sopra, inviatami da una delle mamme della classe. 
In questi ultimi mesi ho cercato di essere vicina ai bambini e alle loro famiglie oltre che con le giuste incombenze legate alla didattica e ai "programmi" da portare avanti, con video, messaggi e molte telefonate, soprattutto quando avvertivo che qualcuno era giù di corda. 
Potevo fare di più? Sicuramente! 
Ho fatto del mio meglio? Altroché! 
Qualcosa non ha funzionato? Certamente!
A volte ho assegnato troppo lavoro? Di sicuro!
A volte troppo poco? Senz'altro! 
Bambini e genitori mi avranno mandato a quel paese? Figurati!
Sono arrivata a fine anno esaurita? Certo che sì!
Sono esauriti gli alunni? Ovvio!
Sono sfinite le mamme? Senza dubbio!
La scuola ne esce rivalutata o distrutta? Bho!!! ... 
In questo lungo elenco di se, di ma, di forse e di però, c'è comunque una certezza: la scuola ne esce diversa! 

Parliamoci chiaro: dall'inizio di marzo in poi noi insegnanti abbiamo messo in piedi la Dad con tutte le risorse di cui siamo stati capaci, con gli strumenti tecnologici a nostra disposizione, con investimenti economici personali per procurarceli in caso di mancanza, con i vari materiali che abbiamo prodotto, con quelli condivisi da colleghi generosi, dando fondo alla nostra pazienza, alle nostre capacità, al nostro tempo, alla nostra vita privata che a un tratto è diventata inesistente! Siamo stati incoraggiatori, life coach, psicologi, spalla su cui piangere, amici,  ... e anche maestri! Questi quattro mesi mi hanno ancor più convinto che la Dad non potrà mai sostituire la scuola in presenza e l'aspra bellezza dello stare insieme. Aspra?! Sì, aspra perché dura, difficile, che ti impone di metterti a nudo e alla stessa altezza dei bambini. La scuola è come la limonata infatti: amara all'inizio, ma dal retrogusto dolce. La scuola è fatta di sguardi, parole, gesti, abbracci, carezze, risate, lacrime, urla, chiasso, silenzio, amore e pure di litigi. Insomma la scuola è relazione
In questi mesi si è fatto tutto quello che si è potuto e spesso molto oltre. E se la situazione è stata difficile per noi insegnanti, figuriamoci per le famiglie! La verità è che i genitori non si sono solo trovati in una spiacevole situazione, no, molto peggio! La scuola di questo periodo è stata un enorme e gigantesco esperimento di homeschooling da cui nessuno esce vincitore. Le famiglie hanno dovuto sostituirsi a noi insegnanti nel proporre ai bambini le attività e i materiali che abbiamo inviato, nel controllare se i bimbi lavoravano, come lavoravano, intervenendo quando non era chiara la spiegazione, inviando compiti tramite registro, classroom o piattaforme varie, collegandosi a meet, zoom o altro,  trasformandosi in un amen in esperti di tecnologia ... al pari nostro!!! Forse, o almeno lo spero, questo ha portato a nuove consapevolezze rispetto alla figura dell'insegnante: io ho avuto la fortuna di sentirmi dire dai miei genitori che si sono resi conto ancor di più di quanto sia difficile il mio lavoro. Spesso mi hanno detto "Ma come fai a tenere i bambini concentrati, attivi, disponibili, gestendo le relazioni e riuscendo ad infilarci pure frazioni, problemi e ciclo dell'acqua!?". Eccola qua la verità: la scuola è insostituibile e della sua importanza ci si è accorti solo quando non c'era più! Gli insegnanti sono insostituibili e sono la risorsa più grande di cui dispone la nostra società: noi siamo gli "sviluppatori" del futuro!  
Ecco la scuola per quest'anno è finita: in qualche modo l'abbiamo portata a casa, ma è impensabile di ricominciare a settembre in queste condizioni. Credo che su questo siamo tutti d'accordo. In questi giorni sto seguendo con moltissima attenzione il dibattito politico in corso sulle condizioni del rientro e finora ne ho lette e sentite di tutti i colori: metà a scuola, metà a casa collegati, doppi turni, tutti in presenza ma divisi da separatori di plexiglass, mascherine si, mascherine no, sdoppiamenti di classe si, sdoppiamenti no, assunzioni di insegnanti per garantire gli sdoppiamenti, nessuna assunzione, cambio orari, mensa si, mensa no, ... 😖 insomma la sagra dell'incertezza! Io non ho né sfera di cristallo né bacchetta magica per prevedere il futuro e dare soluzioni. Mi auguro che chi sta lavorando per risolvere il problema del rientro a scuola in sicurezza sia illuminato e che si prendano delle decisioni serie e poco invasive. Soprattutto però mi auguro che chi sta riflettendo parta dal presupposto fondamentale: la scuola è relazione e l'apprendimento passa attraverso la relazione! Non si può prescindere da questo!

Cari colleghi, scusatemi per questo sfogo che spero condividerete. Auguro a tutti tanto riposo durante l'estate perché a settembre avremo bisogno di tutta l'energia possibile per ripresentarci a scuola (o dietro allo schermo) con il nostro miglior sorriso e soprattutto con un carico di serenità: i nostri alunni ci aspettano e come sempre ci guarderanno negli occhi cercando affetto, rassicurazioni e conforto. Una nuova sfida ci aspetta dietro l'angolo per cui buona estate a tutti! Riprendiamoci 💓  

Commenti

  1. Ho letto con interesse e anche con curiosità. Condivido molto di ciò che ho letto! Complimenti! Avete vissuto una situazione peggio del "coronavirus". Auguro ad ogni insegnante buone vacanze! E una grande rigenerazione per poter affrontare il prossimo anno scolastico sicuramente complicato, salvo miracoli!

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