Le streghe di Bayes

CLASSE QUARTA - MARZO
Oggi voglio ringraziare la collega Maita Bonazzi che su fb ha pubblicizzato un nuovo testo redatto dall'Istat (qui) dal titolo: "Le streghe di Bayes e altre storie. Fiabe statistiche per bambini e bambine curiosi". E' una raccolta di fiabe matematiche tutte sul tema della statistica e della probabilità. Mi ero incuriosita così sono andata alla ricerca. Confesso che non le ho lette tutte e, volendo proporne una alla mia classe, sono andata un po' a intuito: ho scelto la storia che dà il titolo al libro perché la presenza di streghe - personaggi di solito molto apprezzati dai bambini - mi stuzzicava. Per prima cosa ho consegnato la schedina in foto e abbiamo cercato di capire di cosa poteva trattarsi: 


Il secondo passaggio è stato leggere la storia. Naturalmente hanno protestato perché non c'erano figure da guardare ... purtroppo li ho abituati troppo bene 😂😂😂! L'ho letta due volte: la prima tutta d'un fiato; la seconda volta invece, durante la rilettura, l'abbiamo analizzata e ci siamo scritti le informazioni più importanti (dati) utili alla comprensione :



Per la vostra comprensione scrivo qui un breve sunto della storia: 
Il villaggio di Bayes aveva un grande problema: un gruppo di 21 streghe si era insediato in una delle caverne vicine al villaggio. Esse se ne stavano tutto il giorno in panciolle, grasse e annoiate. Ogni strega indossava un cappello (nero o viola) e amava mangiare (dolce o salato). Il loro divertimento giornaliero consisteva nel scegliere ogni giorno una strega - non si sapeva mai quale fosse - che metteva fuori dalla caverna il suo cappello. Accanto al cappello gli abitanti del villaggio dovevano porre un piatto cucinato per loro, o dolce o salato. Le streghe infatti volevano mangiare solo piatti con uno di questi due gusti. Il problema era proprio riuscire ad indovinare il piatto: se ciò non accadeva, quel giorno sul villaggio si sarebbe riversata la rabbia delle streghe: pioggia di rospi, teste rasate, asce volanti, ... e ogni altro genere di dispetti! Il capo del villaggio aveva deciso di affidarsi alla fortuna ma in questo modo le possibilità di indovinare erano poche e gli abitanti del villaggio erano continuamente vittime della loro malvagità. 
Nora, la figlia del fornaio, che era una bambina molto intelligente, ricordò la filastrocca che le aveva insegnato la nonna molto tempo prima:

Nora capì che le streghe erano già state "ospiti" della zona nei tempi antichi e pensò di affidarsi alla matematica per cercare una soluzione al problema.

Con i bambini abbiamo cercato di aiutare Nora a risolvere il problema usando i dati e la filastrocca. Non è stato semplicissimo nè di immediata comprensione, ma alla fine abbiamo ragionato così:

Poiché il testo non indicava se fosse più numeroso il gruppo "streghe con cappello nero" oppure "streghe con cappello viola" abbiamo ragionato su entrambi i casi:

Alla fine, basandoci sulla storia, abbiamo scritto anche la conclusione a cui era giunta Nora:


Nelle foto potete vedete come abbiamo verbalizzato e vi assicuro che è frutto delle loro idee condivise. Questa attività è stata veramente coinvolgente per i bambini e, come sempre,  veicolare l'apprendimento attraverso la narrazione e il coinvolgimento emotivo risulta molto efficace:
💪 i bambini si sono messi alla prova sulla comprensione di un testo problematico particolare;
💪 hanno dovuto gestire l'incertezza, formulare previsioni e prendere decisioni;
💪 hanno dovuto pensare ad una rappresentazione grafica tutt'altro che scontata;
💪 sono emersi concetti relativi alla probabilità, alle frazioni e alle percentuali.

Vi invito a dare un'occhiata al libro 📕 perché è proprio una miniera di opportunità. 
Insomma anche oggi ci siamo divertiti!!!

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