Il 20 novembre di ogni anno ricorre la "Giornata Mondiale dei Diritti dell'Infanzia". Ho preparato per le classi terze questa semplice attività adattandola da una simile già presentata alcuni anni fa in una quinta. In entrambi i casi siamo partiti dalla lettura della storia "Le acrobazie di Martina". La favola è tratta da "Il libro dei diritti dei bambini". E' un libro speciale perché contiene 10 storie che parlano di bambini e dei loro diritti, dei diritti di tutti i bambini del mondo! E' edito da "Edizioni Gruppo Abele" con il patrocinio dell'UNICEF. Questo bellissimo testo è vecchiotto: mi è stato regalato da piccola e l'ho sempre conservato gelosamente. Prima di ogni storia viene riportato l'articolo della "Dichiarazione dei diritti del fanciullo" a cui la storia fa riferimento. Vi copio qui quello che si riferisce alla storia di Martina e che stabilisce il diritto di ogni bambino ad avere un'istruzione e a poter andare a scuola:
“Il bambino ha diritto ad un’istruzione che deve essere gratuita e obbligatoria, e che deve contribuire alla sua formazione e consentirgli la possibilità di sviluppare le sue doti, il suo spirito critico, la consapevolezza delle responsabilità morali e sociali e di diventare un membro utile della società. … Questa responsabilità ricade in primo luogo sui genitori. Il bambino deve avere ogni possibilità di dedicarsi a giochi e ad attività ricreative orientate verso i fini che l’istruzione gli propone. … ”
Ecco il percorso fatto:
1. Introduzione al tema
Abbiamo spiegato ai bambini quale fosse la ricorrenza speciale e ne abbiamo parlato per far emergere le preconoscenze, i dubbi e le poche certezze 😅. E' stato impegnativo far capire cosa si intente con le parole diritto e dovere e sono stati necessari molti esempi pratici. Alla fine abbiamo concordato con i bimbi una definizione:
Successivamente abbiamo elencato velocemente i 10 diritti dei bambini cercando insieme di spiegarli con parole semplici e li abbiamo scritti anche nel quaderno:
2. Lettura della storia
Un po' di trama: Martina è
una bambina del circo. Vive in mezzo a tanta gente e a tanta animazione ma è
sempre triste! E sono tristi anche le persone che la circondano. Nessuno
immagina che il suo desiderio più grande è quello di frequentare la scuola ed avere dei compagni e degli amici. Grazie al suo amico Baluba,
il vecchio pagliaccio, vivrà quattro fantastiche avventure che le insegneranno
….
Durante la lettura (un po' lunga per la verità) ci siamo fermati a commentare e a capire ogni prova. Nel quaderno abbiamo riassunto in questo modo:
📌 Martina ha imparato a divertirsi;
📌 Martina ha capito che anche pensare è un lavoro;
📌 Martina ha imparato a far divertire gli altri;
📌 Martina ha imparato a provare soddisfazione per sé stessa e per quello che riesce a fare.
3. Riflessioni condivise:
A voce abbiamo discusso molto e risposto ad alcune domande:
📌 perché Martina è triste?
📌 ti piace/non ti piace andare a scuola?
📌 elenca le 3 cose che più ti piace fare a scuola
📌 spiega perché secondo te è importante andare a scuola
La cosa più importante è stata convincerli a non rispondete di getto ma a riflettere per esprimere la propria opinione senza farsi influenzare dalle idee dei compagni: in questo caso infatti non
esistono risposte giuste o sbagliate, solo risposte personali!
4. Piccolo attacco d'arte
Per concludere abbiamo realizzato un cartellone - poi riprodotto anche sul quaderno in cartoncino A4 - dove abbiamo scritto insieme su 6 nuvolette perché ci piace andare a scuola e perché pensiamo sia importante andarci. Ognuno ha anche realizzato una settima nuvoletta con una sua idea personale!
Attività semplice da realizzare ma molto impegnativa a livello concettuale 💪💪💪.
Consiglio a tutti di recuperare il libro, anche solo per il piacere di leggere!
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