Calcoleggiando



CLASSE PRIMA - IN CORSO D'ANNO
Oggi vi documento delle semplici attività svolte in corso d'anno in tantissime occasioni e con consegne sempre diverse! Nelle foto vedrete che abbiamo usato un materiale semplice, facilissimo da reperibile ovunque, come i tappi di plastica. Ci sono serviti per fare tantissima manipolazione, tanti conteggi, tanti confronti di quantità e montagne di calcoli. In laboratorio ho privilegiato l'attività in coppia o piccolo gruppo in cui a rotazione un bambino eseguiva il calcolo e l'altro ne verificava la correttezza. Le stesse attività sono state più volte proposte anche con i cubetti impilabili ad incastroLe indicazioni sono facilmente intuibili ma faccio qualche esempio:

🚩 Confronto di quantità: date due quantità - es. 5 e 2 - costruire due filette di tappi una a fianco all'altra e confrontarle per scoprire quale vale di più, quale vale di meno, quanto di più, quanto di meno oppure se hanno lo stesso valore.

🚩 Numeri precedenti/successivi: dato un numero - es. 5 - costruire una fila di 5 tappi a cui aggiungere 1 o togliere 1, scoprendo quale numero viene subito dopo o subito prima.

🚩 Addizioni (3+5): dato un numero - es. 3 - prendere i tappi richiesti a cui aggiungere poi un'altra quantità - es. 5; infine contare insieme i tappi per trovare la quantità totale di 8.

🚩 Sottrazioni (9-2): dato un numero - es. 9 - prendere i 9 tappi richiesti a cui togliere poi un'altra quantità - es. 2 - e calcolare il resto, cioè 7.

🚩 Doppio (4x2): (preciso che i bambini erano già in possesso inconsciamente di questo concetto) data una quantità - es. 4 - prendere i 4 tappi richiesti e poi ripetere l'operazione un'altra volta, cioè aggiungere altri 4 tappi, per trovare alla fine 8 tappi in tutto. 

🚩 Metà (6:2): (anche in questo caso tutti avevano già il concetto) data una quantità - es. 6 - prendere i 6 tappi richiesti e dividerli in due gruppi di uguale valore, scoprendo che i nuovi gruppi sono di 3 tappi ciascuno. 

🚩 Pari/dispari: lavorando sulla metà ci siamo accorti che non era sempre possibile dividere in modo perfetto la quantità assegnata e avevamo un resto di 1. Li ho fatti riflettere: con quali numeri accade di avere un resto? Li hanno scritti sulla linea accorgendosi che "si salta sempre un posto, quindi questi sono strani o speciali!". Ho approfittato dell'occasione per distinguere i pari dai dispari ma senza la pretesa che imparassero già la terminologia corretta. Si è trattato quindi di lanciare degli spunti che ci torneranno utili il prossimo anno.

🚩 Divisioni (6:3): data una quantità - es. 6 - prendere i tappi richiesti e poi dividerli in tre gruppi di uguale valore, cioè in tre gruppi da 2 tappi. 

🚩 Moltiplicazioni (4x3): data una quantità - es. 4 - ripeterla 3 volte (lavorando quindi con il concetto di addizione ripetuta) per scoprire alla fine il valore 12.

 

 


 


 

 


 


 


 




Alcune precisazioni:

🚩 i gruppi di lavoro sono per lo più omogenei: questo permette di diversificare la proposta assegnando quantità più grandi da manipolare agli alunni più abili e viceversa;

🚩 nelle foto potete vedere che, fin dalla classe prima, cerco di abituarli ad avere sempre un foglio di malacopia disponibile durante le attività. Lo introduco di prassi e nei primi mesi di lavoro mi veniva restituito inutilizzato. Con il passare del tempo, in modo autonomo, i bambini si sono abituati a "compilarlo": alcuni alunni avevano bisogno di scriversi quantità e/o calcoli, oppure disegnavano le scoperte (ad esempio quella sui pari e dispari) ... Si tratta a tutti gli effetti di primi maldestri tentativi di argomentazione! Argomentare è un obiettivo molto impegnativo e una competenza difficile da raggiungere nel corso della scuola primaria: proprio per questo credo sia importante avviarla il prima possibile.

🚩 Tappi e cubetti non sono gli unici artefatti usati in corso d'anno: vanno aggiunti dadi, ten frame, tessere di plastica, biglie, pedine, posizionatori, bicchieri, cannucce, ... Riproporre le stesse attività con materiali diversi aiuta i bambini a sviluppare la creatività, a ragionare e a sviluppare l'intelligenza visuo-spaziale. 
 
🚩 Nelle prossime due foto invece possiamo vedere una strategia alternativa. Questo gruppo per aiutarsi a manipolare ha spontaneamente aggiunto la linea dei numeri visibile sul righello e sulle mani. I bambini mi hanno detto che si perdevano nel contare i tappi e che invece usando le mani e/o la linea dei numeri riuscivano a non sbagliare. Nessun problema! Credo che il senso di proporre tanti materiali diversi sia anche questo: proporre una didattica inclusiva che dà a ciascuno la possibilità di veicolare il proprio apprendimento con strumenti diversi, aiutandolo a trovare la propria strada e a sviluppare strategie personali!  

 

A questo punto rimane in sospeso solo la fondamentale domanda: perché proporre tante attività laboratoriali? Non mi arrogo la convinzione di avere ragione ma vi espongo le mie personali idee al riguardo. Secondo me la matematica non è qualcosa che va memorizzato, cioè non è semplice conoscenza ma è competenza. Ho sperimentato sul campo quanto inutile e poco efficace risulta essere la memorizzazione di coppie di numeri amici o gemelli, delle tabelline (senza aver compreso il senso profondo della moltiplicazione), delle formule geometriche da applicare senza se e senza ma, solo perché si fa così ... e l'elenco potrebbe essere lungo! Per me è importante aiutare gli alunni a raggiungere la padronanza in matematica usando tante strategie diverse che permettono processi di metacognizione.  Durante queste attività i bambini non si rendevano conto di stare facendo un lavoro (cioè fatica) e hanno imparato attraverso il gioco diventando attori protagonisti del loro apprendimento perchè dovevano continuamente riflettere, ragionare e spiegare le strategie usate. Questo ha anche permesso di sviluppare un atteggiamento positivo verso la disciplina. 
E' quindi evidente che in matematica risulta fondamentale l'esperienza fatta con oggetti concreti da manipolare, toccare, spostare, raggruppare, dividere, ... In classe prima questa modalità didattica è per me prioritaria per la costruzione del senso del numero. Un po' alla volta poi gli alunni impareranno a gestire anche la fase grafico pittorica ossia la traduzione attraverso uno schema o un disegno matematico degli oggetti manipolati. Alla fine arriveranno alla verbalizzazione cioè trasformeranno in simboli (cifre e calcoli) il concetto che hanno acquisito.
E voi cosa ne pensate? 💪

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